Le pompe di calore valgono 10 miliardi di investimenti al 2030

 

Qui il documento presentato questa mattina.

Gli ultimi dati elaborati dall’associazione ambientalista che sta seguendo il tema in ottica di Piano Energia e Clima confermano l’importanza degli obbiettivi target per le rinnovabili termiche e nello specifico per le pompe di calore: 1.200.000 nuovi apparecchi come impianto principale, una capacità installata più che raddoppiata che passerebbe da 9,6 a 25,4 GWt. Con una ricaduta economica stimata in investimenti per 10 miliardi di euro in tredici anni.

Le previsioni si traducono in una serie di proposte di policy da parte degli Amici della Terra, a partire dal completamento della riforma di superamento della progressività delle tariffe elettriche, alla cessione del credito per l’econobonus, fino a una riforma del sistema dei certificati bianchi secondo la nuova direttiva sulle fonti rinnovabili.

 
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La raccolta degli scritti più significativi dell’esperienza ambientalista di Mario Signorino consente di ripercorrere oltre 40 anni di storia degli Amici della Terra, una delle prime associazioni ecologiste italiane, protagonista di una stagione di battaglie e di conquiste epocali, dall’opposizione al nucleare al completamento del sistema di governo dell’ambiente in Italia. Il filo conduttore della storia è la lotta per l’affermazione di una politica riformista per l’ambiente capace di superare gli storici divari del Paese e di realizzare davvero uno sviluppo sostenibile responsabile verso il pianeta, i suoi abitanti e il suo futuro.

 

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